Anteprima Beyond: Two Souls


Anteprima a cura di Alessio “Beyond” Alessandrini

Beyond Two Souls

Oltre la vita? Solo il dubbio

David Cage e Quantic Dream per anni sono rimaste identità caratteristiche nel mondo videoludico, grazie al loro pensiero di concepire il videogioco sottoforma di un vero e proprio film interattivo, utilizzandolo per esprimere forti emozioni e regalare totale libertà di scelta al giocatore. Con il thriller paranormale Fahrenheit e il più serio Heavy Rain, il livello raggiunto dallo sviluppo della formula di Cage era già su buoni livelli, ma è con il prossimo progetto in cantiere, ossia Beyond: Two Souls, che i ragazzi francesi cercheranno di regalare agli utenti PS3 il prodotto più emozionante, commovente e coinvolgente mai uscito su console Sony. Vestiremo i panni di Jodie Holmes, una ragazza connessa a un’entità invisibile chiamata Eidon, in un arco narrativo che attraverserà ben quindici anni della sua vita, dagli otto anni fino ai ventitre, e il tema chiave di tutto il progetto sarà una visionaria interpretazione di ciò che ci attende dopo la morte.

Beyond Two Souls

Un miracolo quasi raggiunto

Beyond: Two Souls, in termini narrativi, si ispira moltissimo a originali prodotti cinematografici come “Memento” di Nolan e il più recente “Cloud Atlas” dei Fratelli Wachowski e Tykwer, utilizzando passaggi temporali non lineari ma alternati, così da creare una sorta di parallelismo tra le varie età ed eventi che accadranno nella vita di Jodie, interpretata da un eccellente Ellen Page, la quale vanterà persino ben quaranta versioni di sé stessa all’interno di un singolo gioco. Dagli ultimi video rilasciati da Quantic Dream, abbiamo finalmente potuto osservare più dettagliatamente il gameplay, che rappresentava l’unico tassello ancora poco chiaro. A quanto pare, finalmente il team di sviluppo è riuscito quasi totalmente a sbarazzarsi dei quicktime events, adottandoli solo in minime necessità, come l’apertura forzata di alcune porte, che richiedono di premere ripetutamente un singolo tasto. Per ovviare al vecchio stile di gioco, Cage ha avuto la brillante idea di implementare un sistema di slow motion durante i combattimenti corpo a corpo molto funzionale e pratico.

Beyond Two Souls

Quando si avvierà un combattimento la scena verrà rallentata, evidenziando in bianco l’arto o punto del corpo da colpire entro un determinato tempo e qui entra in gioco una delle novità inserite nel titolo, ossia la nuova mappatura dei comandi. Jodie potrà eseguire movimenti utilizzando semplicemente solo lo stick analogico sinistro del pad, mentre tutte le azioni che potremo compiere saranno affidate allo stick analogico destro – ogni movimento corrisponde a una determinata azione -, esclusi i brevi pezzi di quicktime events e i dialoghi che, come nel precedente Heavy Rain, sono gestiti attraverso i pulsanti digitali. Questa migliorata pulizia dell’interfaccia, permette al titolo di somigliare visivamente molto più a un vero e proprio film. Come ben sappiamo dall’E3 2012, Jodie non sarà l’unica protagonista del prodotto, ma potremo impersonare anche lo spirito a lei collegato nei momenti di difficoltà che, come avevamo già sospettato, la aiuterà anche nella risoluzione di enigmi ambientali, oltre che nell’eliminare nemici che la ostacoleranno, tramite la possessione del corpo, e potrà spaventare persone.

Beyond Two Souls

Eidon si controlla nello stesso modo di Jodie, ma con una visuale in prima persona, e potrà interagire con tanti oggetti su schermo evidenziati da un piccolo cerchio bianco, attraversare pareti, fiamme e ostacoli impossibili per l’uomo, rimanendo sempre a breve distanza da Jodie. Ad esempio, negli ultimi video, abbiamo potuto assistere in una scena ambientata in un ospedale, in fiamme dove l’utilità di Eidon si è rivelata importantissima. Esso poteva atraversare pareti e sbloccare determinate porte in modi diversi, attivando un pulsante o liberarle da oggetti che intralciavano l’apertura, superare le fiamme e lanciare un estentitore a Jodie per poterle spegnere, scaraventare oggetti pesanti per distruggere qualcosa o creare un passaggio per la protagonista. I modi per utilizzarlo sono molteplici e la varietà sembra essercene tanta, infatti, a detta degli sviluppatori, “Mai una porta si aprirà nello stesso modo…in Beyond non ci sarà mai ripetitività perchè le situazioni saranno sempre differenti!” Noi ci aspettiamo che tutto ciò sia vero e già questi primi video lo testimoniano, però rimane comunque qualche perplessità, perchè il gioco al momento sembra fin troppo lineare e semplice, anche se comunque ricco di situazioni variegate e queste basi già presentate ci fanno ben sperare per la possibilità di avere nel gioco completo enigmi anche più complessi, visto che l’interazione con Eidon si fa sempre più interessante e lascia spazio alla ricchezza di possibilità e inventiva da parte del team di sviluppo.

Beyond Two Souls

Si respira aria di Next-Generation

Siamo ancora ben lontani dall’uscita del titolo, prevista per il 9 Ottobre 2013, ma è l’aspetto tecnico la particolarità che più colpisce l’occhio del giocatore al momento. In Beyond Two Souls la grafica è un elemento decisivo e non trascurabile, visto che i personaggi devono essere in grado di trasmettere emozioni e risultare espressivi per poterci coinvolgere in modo sempre più vivace all’interno delle atmosfere, della trama e delle parti emotive. Grazie al nuovo motore grafico, progettato basandosi su un dev kit per PS4 ma adattato all’hardware di PS3, Beyond Two Souls riesce in tutto questo, presentando delle espressioni facciali incredibilmente realistiche, realizzate tramite performance capture, e un dettaglio grafico generale di livello altissimo con piccole eccezioni. La cosa più importante però in questo genere di titoli è sicuramente la recitazione e qui di talenti ce ne sono davvero a volontà, mettendo in primis la già citata Ellen Page, che riesce ad emozionare e a immedesimarsi davvero come altri pochi attori, e il mitico Willem Dafoe (Spiderman di Sam Raimi, Platoon), che qui lo troviamo nel ruolo dello psichiatra di Jodie fin dai tempi della sua infanzia e che la aiuterà nell’affrontare la sua difficile situazione.

Beyond Two Souls

Altra cosa che al momento ci ha colpito moltissimo è la varietà di ambientazioni che troveremo nel gioco: Jodie da piccola nella sua cameretta e nello studio psichiatrico, centrali di polizia, treni e stazioni, foreste tipiche di Twin Peaks e che rimandano anche ad Alan Wake, ospedali dalle tinte molto survival horror, città ricoperte di neve dove addirittura ci ritroveremo ad elemosinare per strada in compagnia di altri senzatetto e di una chitarra e dove la nostra Jodie sembra essere disperata e sofferente – questa parte ci è stata mostrata solo tramite immagini -.

Un prodotto dal nobile obiettivo: saper emozionare profondamente

Beyond: Two Souls continua ad affermarsi come un degno successore di Fahrenheit e Heavy Rain: un evoluzione di entrambi. Emoziona, commuove, incanta e sembra aver raggiunto quel miracolo che tanti aspettavano, ossia quello del raggiungemento del giusto equilibrio tra narrazione, quicktime events e vero videogioco, anche se al momento ancora minato da un grado di semplicità, linearità e intuizione piuttosto elevati. Sappiamo però che sarà un gioco pieno di scelte da compiere e dove la libertà di azione e di dettare la storia sarà completamente nelle nostre mani e ci aspettiamo un ampliamento di possibilità sotto questo punto di vista. Tecnicamente esalta e si distingue dalla massa e la varietà di situazioni sembra essere notevole. Cage ci fidiamo di te non deluderci!

Pro

  • Graficamente sbalorditivo

  • Atmosfera coinvolgente

  • Trama promettente e profonda

  • Gameplay evoluto

  • Tante situazioni e ambientazioni diverse

Contro

  • Forse troppo lineare, semplice e intuitivo

 

Beyond Two Souls: Il ruolo di Willem Dafoe e data d’uscita


Beyond Two Souls

Il Norman Osborn di Spider-Man dalla scienza passa al paranormale

Quantic Dream ha rilasciato ora un nuovo trailer di Beyond Two Souls che ci presenta il ruolo occupato da Willem Dafoe (Spider-Man) nella produzione. Il noto attore vestirà i panni di uno studioso di eventi paranormali che aiuterà la protagonista, Jodie Holmes, fin da piccola a comprendere tali eventi. Oltre questa rivelazione, alla fine del breve trailer che trovate qui sopra, ne abbiamo trovate altre due, ossia la data di uscita più un upgrade speciale per chi preordina il titolo. La data di uscita di Beyond Two Souls è fissata per l’8 Ottobre 2013 e per chi prenoterà la Special Edition del gioco automaticamente avrà l’accesso gratuito a una scena extra non presente nell’edizione standard.

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Quantic Dream: una nuova IP al Playstation Meeting?


Altri rumor intorno a Singularity

Quantic Dream

Gli utenti di NeoGAF hanno notato il co-CEO di Quantic Dream, Guillaume de Fondaumiere a New York, proprio quando manca pochissimo al Playstation Meeting del 20 Febbraio, dove verrà sicuramente presentata Playstation 4. Oltre questo, Sony ha ricaricato la tech demo di Project Kara sul canale youtube di Playstation e ciò ci fa sospettare che durante questo incontro potrebbe essere rivelato un nuovo gioco di Quantic Dream in collegamento proprio con Kara. Tempo fa Sony ha registrato un dominio chiamato Singularityps4.com quindi proprio questo Singularity potrebbe essere il nome della loro nuova IP, ispirata al romanzo Singularity is Near di Ray Kurzwell e che tratta il rapporto uomo-macchina, uomo-robot. Domani vi sapremo dire di più a riguardo.

Quantic Dream: Una nuova IP è già in sviluppo


Tanti progetti nella mente del boss di Quantic Dream

David Cage

Il team francese Quantic Dream, nonostante sia ancora a lavoro su Beyond Two Souls, ha già affermato che sta lavorando su una nuova IP che uscirà ormai sulle console next-gen.

Beyond Two Souls

Un nuovo gioco è già in sviluppo” ha confermato il game designer, David Cage, a GameIndustry.

“In verità ho già le idee piuttosto chiare sui prossimi tre giochi che voglio sviluppare”, ha detto Cage, “nonostante stiamo andando a pieno regime con lo sviluppo di Beyond, so già cosa faremo dopo perché in effetti è già in sviluppo e comincio già ad avere idee su quello che verrà dopo e dopo ancora”.

Project Kara

Al boss, direttore e sceneggiatore di Quantic Dream quindi le idee sembrano proprio non mancare e ci aspettiamo, come sempre, dei capolavori originali e pieni di emozioni.

Beyond Two Souls: Novità sullo stato e data d’uscita


News a cura di Alessio “Beyond” Alessandrini

Il “Sogno Quantico” svela lo stato della sua ultima promettente creatura


Beyond Two Souls

Beyond Two Souls, film interattivo in sviluppo presso Quantic Dream (Heavy Rain, Fahrenheit, Omikron The Nomad Soul) e che verrà pubblicato da Sony in esclusiva Playstation 3, è entrato ufficialmente in fase beta, stando alle parole rilasciate dal boss della software house, David Cage.

 

Beyond è in beta e arriverà nel 2013, presto annunceremo una data d’uscita precisa” ha detto il game designer a IGN.

Beyond Two Souls

Oltre questo Cage ha detto la sua riguardo la questione del possibile blocco degli usati al rilascio delle nuove console e afferma che se da una parte l’usato và incontro ai giocatori facendoli risparmiare, dall’altra và a discapito dei produttori di videogiochi perchè l’usato non porta guadagno a quest’ultimi e si potrebbe finire un giorno senza più giochi nuovi sul mercato. Un discorso che anche noi di Fantasy Universes approviamo in pieno, visto che dobbiamo cercare di non essere egoisti e sostenere anche quei designer che i giochi li creano e che fanno un ottimo lavoro.

Beyond Two Souls

Tornando a Beyond Two Souls, noi ci aspettavamo un ritardo nella distribuzione del gioco, tenendo conto che molto di recente il team ha voluto improvvisamente mettere in gioco il suo nuovo motore grafico next gen per migliorare la resa visiva del videogioco, ma a quanto pare in casa Quantic Dream i lavori scorrono più velocemente del previsto e notizia migliore non poteva arrivarci, perchè attendiamo con trepidante ansia di mettere mano su questo nuovo gioiellino nato dalla mente di questi talentuosi e geniali ragazzi. Ed ora si và verso la fase Gold!

Recensione Fahrenheit (PC)


Recensione a cura di Alessio “Beyond” Alessandrini

VERSIONE TESTATA: PC
Sviluppatore: Quantic Dream

Publisher: Atari

Data di Uscita: 2005

Genere: Film Interattivo/Avventura Grafica/Stealth/Survival

Lingua: Italiano

Le cose non sono mai come sembrano. Pensiamo di capire il mondo intorno a noi ma in realtà vediamo ciò che sta all’esterno, ciò che appare. Anch’io ero come te. Anch’io prima credevo nell’umanità, nei quotidiani, nella pubblicità, nella politica e nei libri di storia. Ma un giorno il mondo ti dà un bel calcio nei denti e tu non puoi far altro che vedere le cose come sono per davvero…” – Lucas Kane (Fahrenheit)

Fahrenheit 2

New York, Gennaio 2009. Lucas Kane, un semplice impiegato bancario addetto alla manutenzione di sistemi informatici, si risveglia nel bagno di una tavola calda dopo uno stato di trance scoprendo di aver inconsapevolmente ucciso un uomo del tutto sconosciuto. Da qui partono le vicende di Fahrenheit, nuovo lavoro dei Quantic Dream (Omikron: The Nomad Soul), dove accompagneremo il nostro protagonista in un viaggio verso la verità passando per risvolti paranormali, mitologie, profezie, storie d’amore, ricordi, fughe dalla polizia, stati d’animo altalenanti e mondi immaginari. Oltre al depresso, confuso ma anche profondo e determinato Lucas, il prodotto ci mette anche nei panni dei suoi “avversari” ossia due poliziotti incaricati di catturarlo: Carla Valenti, donna dura, single convinta e claustrofobica fin da bambina, e Tyler Miles, uomo pigro, grande estimatore del suo capo ed estremamente innamorato di sua moglie Samantha. Il punto di forza del gioco sta proprio nel rapporto tra i protagonisti e comprimari, nella loro caratterizzazione profonda e convincente come si è visto in altri pochissimi titoli, nella narrazione delle vicende che nulla ha da invidiare ai prodotti hollywoodiani più blasonati, i passaggi emotivi e psicologici e nell’immedesimazione che si raggiunge soprattutto in alcune fasi di gioco molto coinvolgenti e dal forte impatto emotivo. Dal punto di vista narrativo però non sono tutte rose e fiori, infatti se il gioco si rende incredibilmente interessante ed appassionante per oltre i tre quarti dell’avventura con continui colpi di scena e un ritmo incalzante, verso la fine a causa di una rivelazione un po’ troppo fantasiosa e veramente poco credibile – che fa abbastanza l’occhiolino a Tron – potrebbe leggermente deludere qualcuno.

Fahrenheit

Innovazioni, tre protagonisti, tanta libertà di scelta…ma con quali limiti?

Con Fahrenheit Quantic Dream ha dato vita ad un nuovo genere, quello dei film interattivi. Al centro di tutto c’è la trama, la volontà di raccontare una bella storia adulta cosparsa di significati individuabili tra le tantissime righe di dialogo di cui la sceneggiatura, scritta dal visionario David Cage, è costituita. Lui affronta i temi del cambiamento improvviso, la caduta morale, la quotidianità, la mutazione degli stati d’animo sia fisici, psicologici e della sfera emozionale arrivando a parlare anche del rapporto tra cittadini e media sempre molto superficiale fino a giungere all’apocalisse. La struttura di gioco si divide in decine di sequenze dalla durata complessiva di sei ore circa, ma sono sei ore ricche di varietà e situazioni diverse tra loro, soprattutto nelle prime quattro ore. Fahrenheit infatti sà prendere ottimo spunto da un po’ tutte le tipologie di videogioco esistenti e metterle insieme con un alternanza a dir poco perfetta, a parte nelle ultime fasi di gioco dove si ha l’impressione che a dominare è solamente la componente rhythim game, caratterizzata dall’utilizzo di quicktime events (premere con il giusto tempismo tasti che vengono proiettati sullo schermo): una scelta che evidentemente è derivata principalmente dagli eventi narrativi che ci ritroveremo ad affrontare.

Fahrenheit

Il prodotto è figlio delle classiche avventure grafiche punta e clicca – componente dominante nella prima metà di gioco – con un mirino puntato soprattutto sulle interazioni ambientali con oggetti e sui dialoghi con i personaggi, i quali saranno gestiti in maniera molto realistica presentando un tempo a disposizione sia per fare domande sia per dare risposte. Entrambe le cose, insieme a delle scelte morali che ci ritroveremo costretti a fare, andranno ad influire sulla storia, sulla narrazione degli eventi, sull’ opinione che i personaggi avranno su di noi. La libertà totale di scelta che si respira in Fahrenheit è unica però purtroppo ha le sue grandi limitazioni. Quantic Dream aveva promesso un gioco realistico in cui le scelte ed azioni compiute avrebbero portato ad eventi diversi però ad esempio troviamo la ripetizione del livello ogni volta che in una sezione di quicktime events si fallisce invece di portare alla morte o ad una conseguenza diversa – nella vita reale non ci sono seconde opportunità – e cosa più grande e grave è che il finale – ce ne sono ben tre differenziati abbastanza male – viene deciso soltanto nell’ultimo capitolo del gioco e dipende tutto dall’esito dello scontro finale invece che dalle scelte fatte in precedenza. A questo punto si può benissimo dire che in realtà la struttura narrativa di Fahrenheit, a parte pochissime scelte importanti e che veramente cambieranno qualcosa, si può definire dal background lineare.

Fahrenheit

Come dicevamo in Fahrenheit controlleremo ben tre protagonisti più un comprimario in brevissime sezioni: Markus, il prete della chiesa Saint Paul nonché fratello di Lucas. I due metodi di gioco fuggitivo/sbirro sono molto differenziati: nel primo le nostre azioni sono molto più “stealth”, dobbiamo stare attenti a cosa lasciamo in giro per non allertare la polizia durante qualche ispezione, aggirare i posti di blocco, nascondersi e cosi via, mentre nel ruolo dei due poliziotti saremo alla ricerca di tracce, ci saranno diversi enigmi da risolvere, creare identikit, sezioni nelle proprie abitazioni anche per dare un certo senso di quotidianità e per caratterizzare ancora meglio i loro character design e brevi sezioni persino da survival horror con protagonista Carla e la sua paura dell’oscurità, caratterizzata in modo soddisfacente! In queste sezioni il nostro unico scopo sarà quello di camminare e mantenere l indicatore che comparirà sulla parte bassa dello schermo sempre centrale in modo tale da controllare la respirazione di Carla e non farla andare nel panico. Soprattutto durante le fasi in cui controlleremo Lucas, inoltre, ci saranno dei momenti in cui  avremo a disposizione un tempo limitato per nascondere prove, compiere determinate azioni come fare una chiamata o dilettarsi nella fuga e tutto ciò da un senso di immedesimazione e di pressione perchè ci indurrà a sbrigarci nel più breve tempo possibile, però anche qui nel caso veniamo scoperti o catturati avremo a disposizione infinite possibilità per ripetere le varie scene ed avere successo. Lucas durante la sua avventura avrà anche alcuni flashback che lo ricondurranno a quando era un bambino e in questi livelli dominerà una componente stealth abbastanza basilare, tradizionale e guidata ma con la sua originalità. Dovremo evitare i vari riflettori, distrarre nemici in modi abbastanza scriptati e stare attenti a non essere beccati guardando anche le varie prospettive e punti di vista che il gioco cinematograficamente ci proporrà in sezioni di schermo differenti, un po’ in stile fumetto, risultando molto utili e ben studiate. Passando al sistema di controllo, su PC viene utilizzato il solito sistema WASD per i movimenti in fase esplorativa e il mouse per scegliere la domanda o risposta durante i dialoghi ed ognuna è collegata da un movimento direzionale del mouse come anche tutte le interazioni con l’ambiente, ma il bello sta nel fatto che ad ogni azione è assegnato un movimento in base al contesto in cui ci troviamo. La stessa cosa vale per le scene spettacolari, più energetiche e cinematografiche dove utilizzeremo sequenze di quicktime events – scelti ovviamente per spettacolarizzare – per far eseguire determinati movimenti al personaggio in nostro controllo.

Fahrenheit

Si fallirà quando le nostre vite saranno finite, cioè ad ogni grande sbaglio ce ne verrà sottratta una ed esse saranno recuperabili tramite vari crocifissi sparsi per il gioco. Queste sequenze partono anche durante alcuni dialoghi e servono perlopiù a non far distrarre lo spettatore dal gioco e soprattutto per acquisire informazioni sempre più dettagliate riguardo alcuni argomenti che, se falliamo durante la sequenza, perderemo per il resto dell’avventura – una delle cose più realistiche del titolo-. Ma ci sono anche svariati minigiochi come il suonare la chitarra, gli incontri di box e il basket che ne fanno uso, sempre rimanendo bene nel contesto delle azioni. Fahrenheit essendo un gioco basato sullo status mentale ed emotivo dei personaggi, mostra anche sulla parte destra dello schermo una icona che terrà conto della situazione psicologica del nostro personaggio. Questa è una delle cose che funziona meglio nel gioco perchè ad ogni brutta notizia, scelta sbagliata, situazione deprimente o anche il ridursi all’alcool per fare un esempio fa scendere tale indicatore e serviranno notizie belle, azioni che trasmetteranno felicità o la raccolta di vari bonus sparsi per i livelli per far tornare il buon umore. Se l’ indicatore scende a zero i personaggi vanno in crisi.

Fahrenheit

VIDEORECENSIONE

Una New York divorata da neve incessante ma con vari punti di splendore

Tecnicamente Fahrenheit si presenta più che dignitosamente per quanto riguarda modelli poligonali ed animazioni facciali che riescono ad esprimere anche la minima emozione, merito di un motion capture di ottima fattura. Sia ambienti chiusi che all’aperto hanno il loro fascino artistico e coinvolgono sia visivamente che emotivamente e a contribuire è anche la neve incessante che cade sulla città che unita ad una storia particolarmente profonda come questa crea atmosfera e dipendenza colpendoti al cuore. La recitazione degli attori digitali è a dir poco sorprendente e alcune scene fanno davvero commuovere rimanendoti dentro per sempre. Le storie d’amore unite alle espressioni dei visi e all’atmosfera che circonda il gioco sono qualcosa di unico e persino le varie e brevi scene di sesso catturano per coinvolgimento, anche se ovviamente si riducono soltanto a dei semplici click di mouse. Se tutto questo poi viene accompagnato da una colonna sonora scritta niente poco di meno che dal compositore statunitense, ma di origini italiane, Angelo Badalamenti, famoso per le sue tracce molto cupe e horrorifiche non si può che raggiungere l’eccellenza. I difetti però non mancano come sempre. Nella versione PC si notano tutti i difetti derivanti dalla conversione da console con texture molte volte davvero in bassa risoluzione – soprattutto nelle ambientazioni nel passato di Lucas e Markus – e che proprio in generale non spiccano per dettaglio anche spingendo le varie opzioni grafiche ai massimi livelli. E’ apprezzabile però il supporto all’antialiasing fino ad 8x e del filtro anisotropico fino a 16x che, se impostati al massimo, riescono a regalare un immagine nitidissima anche se i difetti grafici vengono accentuati ancor di più. Nessun glitch o bug da segnalare. Lavoro pulitissimo.

Fahrenheit

Obiettivo quasi raggiunto

Con Fahrenheit i Quantic Dream sono riusciti a regalarci un altro capolavoro dalla splendida trama profonda riuscendo ancora una volta a distinguersi tra tanti nel mercato videoludico. La libertà di scelta data al giocatore è immensa e qualsiasi personaggio presente nel gioco ha un anima, è caratterizzato alla perfezione e vi conquisterà senza dubbio. Purtroppo vicino a cotanta bellezza si affiancano diversi problemi sia narrativi che di gameplay dovuti soprattutto al budget dato agli sviluppatori da Atari che sfortunatamente è in crisi. Se avessero avuto un appoggio più grande da parte del publisher sicuramente sarebbe uscito un lavoro completo sotto tutti gli aspetti e che sarebbe diventato un classico dei giochi di avventura. Il titolo è minato anche da una grafica abbastanza datata in quanto a livello di dettaglio ma che soddisfa ampiamente per la ricreazione e le espressioni facciali dei protagonisti che donano emozioni al giocatore, insieme allo stupendo background e all’atmosfera artica. A completare un opera di tutto rispetto c’è un doppiaggio d’eccezione e una colonna sonora da oscar che risalta qualsiasi momento ed emozione visiva cosi da rendere Fahrenheit un must-buy assolutamente da tenere nella propria collezione e un film completamente interattivo da godersi a luci spente e con le cuffie durante le cupe giornate invernali. Nei videogame ogni emozione vale oro per la loro rarità e il titolo firmato Quantic Dream ne ha da vendere! Lavoro eccellente.

Fahrenheit

Pro

  • Trama appassionante e coinvolgente
  • Caratterizzazione dei personaggi profonda
  • Atmosfera e colonna sonora da oscar
  • Gameplay immediato e profondo nonostante l’esteticità…
  • Integrazione di vari stili differenti di gioco

Contro

  • …ma verso la fine perde molto
  • Non a tutti piace andare avanti di quicktime events
  • Longevità inferiore alla media e rigiocabilità non estremamente elevata
  • Graficamente abbastanza datato
  • Qualche minima imprecisione nei controlli
  • Una scelta narrativa con poco senso

VOTI

QUALITA’/PREZZO: 9

TRAMA/NARRATIVA: 8.9

GRAFICA: 7.9

GAMEPLAY: 8.5

AUDIO: 9.5

LONGEVITA’: 7.5

CARISMA: 9.7

VOTO GLOBALE: 9.2

News Beyond Two Souls: Dietro le quinte e intervista


News a cura di Alessio “Coldworld” Alessandrini

Notizie dal dietro le quinte del nuovo capolavoro firmato Quantic Dream

Visto l’arrivo del Comic Con di San Diego del 14 Luglio 2012, IGN ha pubblicato due nuovi video dedicati alla nuova produzione Quantic Dream: Beyond Two Souls.


Nel primo vengono mostrati spezzoni di riprese in Performance Capture con alcuni degli attori che saranno presenti nel videogioco. Al cast, insieme alla sempre bravissima Ellen Page (Juno, Inception) e all’eccellente Willem Dafoe (Il Norman Osborn della trilogia dedicata a Spider-Man di Sam Raimi), si sono uniti anche Kadeem Hardison (A Different World) ed Eric Winter (The Mentalist III, Brothers & Sisters).

Nel secondo video invece troverete un’intervista a David Cage ed Ellen Page, che descrivono come è stata la loro esperienza con questo progetto fino ad ora.

Anteprima Beyond: Two Souls


Anteprima a cura di Alessio “Coldworld” Alessandrini

Dopo la morte cosa ci aspetterà? Quantic Dream ce lo rivelerà.

Le conferenze dell’ E3 si sono concluse già da due giorni. Non è stato un evento così ricco di sorprese e grandi titoli, come invece ci si aspettava quest’anno, però c’è da far notare che giochi da tenere sott’occhio, fino all’uscita, ci sono eccome, anche se in scarsa quantità. Uno di questi è sicuramente Beyond: Two Souls, il nuovo progetto nel cantiere della software house franceseQuantic Dream, nato dalla mente geniale del creatore di Omikron: The Nomad Soul, Fahrenheit eHeavy RainDavid Cage. Quest’ultimo, ormai, è un nome noto a tutti i grandissimi fan di videogiochi, essendo simbolo di originalità, profondità narrativa e, soprattutto, simbolo di vere emozioni. Cage ha cambiato il mondo videoludico, facendo delle sue creazioni dei veri e propri film interattivi particolari, dove la parola “banalità” è del tutto assente. Ognuna di esse, è legata ad un evento reale accaduto nella sua vita, e descrive ogni sua sensazione, emozione e stato d’animo, ogni sua paura o fantasia. Prendiamo come esempio, il precedente lavoro, quello di maggior successo: Heavy Rain; qui, il co-fondatore di Quantic Dream, ha voluto spiegare a tutto il mondo la gioia che si prova nel diventare padre (essendolo diventato proprio in quel periodo), ma una gioia che è, purtroppo, affiancata dalla paura di perdere ciò a cui più tieni al mondo: la famiglia. In questa nuova IP, invece, Cage si dedicherà a studiare cosa c’è dopo la nostra morte, cosa ci aspetta, o almeno cosa si immagina che possa esserci nell’aldilà. Una nuova vita o il buio più totale? Vagheremo ancora in questo mondo in forma di spirito o semplicemente non ci sarà più nulla da vivere per noi? Paradiso o Inferno? Tante domande possono suscitare la nostra curiosità su tale argomento, e per questo motivo, già l’iniziativa e la tematica trattata da Cage, possono essere definite curiose, originali e affascinanti. Quest’idea è fruttata nella sua mente, attraverso la morte di una persona a lui molto cara e importante nella sua vita. Da questo tragico, triste evento, sono cresciute nella sua testa delle semplici domande: dove sarà andata ora? Quale viaggio dovrà affrontare? Quale vita la attende? Da qui nasce Beyond.

Due anime indivisibili, legate e collaboratrici

Nella demo, esibita a porte chiuse dal game designer francese, abbiamo potuto sapere di più riguardo al gameplay del gioco. Innanzitutto, in Beyond: Two Souls, noi avremo l’opportunità di immedesimarci nei panni della protagonista della storia, Jodie Holmes, una giovane ragazza, impersonata dall’attrice canadese Ellen Page (Inception, Juno, X-Men Conflitto Finale), della quale vivremo 15 anni della sua vita, dall’adolescenza fino all’età adulta; in più potremo controllare anche Eidon, un’entità eterea invisibile all’uomo, della quale non si hanno ancora dettagli a riguardo. L’ unica cosa certa su questo spirito, è il fatto che è legato alla nostra Jodie con un forte legame, e che l’ aiuta nei momenti di difficoltà, come per esempio in prossimità di un posto di blocco della polizia o in presenza di un gran numero di Swat, quando non c’è via di fuga e le cose iniziano a farsi complicate. Ma vi chiederete: in che modo questo spirito può aiutare la nostra protagonista? La risposta è “in svariati modi”, perchè questa entità oscura può slegarsi dal corpo di Jodie, rimanendo però sempre collegata tramite una scia luminosa, ed è in grado di impossessarsi dei corpi altrui, controllandoli e sottomettendoli al proprio volere. Per fare un esempio, nella dimostrazione, abbiamo potuto vedere Jodie che doveva superare un posto di blocco. Eidon si impossessa di un poliziotto che era di guardia, e, per distrarre gli altri suoi colleghi, si mette al comando di un veicolo sbattendolo da tutte le parti, così da attirare la loro attenzione, e permettendo in questo modo a Jodie di agire indisturbata, rubando infine una loro moto. Fuggita da un elicottero che la pedinava, arriva in una cittadina, dove incontra una decina di Swat ad attenderla. Rifugiatasi dentro un edificio, rimane senza via d’uscita, e proprio in quel momento torniamo nei panni dell’entità, che si controlla con una visuale in prima persona, a differenza di Jodie che è sempre in terza, ed iniziamo a far fuori tutti gli agenti. Si parte dalla possessione del cecchino, che si trova su un tetto, che fa fuori due dei suoi colleghi sotto di lui, attaccandoli alle spalle; poi si prende il controllo di un altro Swat, che fa fuori altri due suoi compagni, e poi si suicida puntandosi la pistola nella bocca; poi di un altro che lancia una granata in prossimità di una stazione di benzina, facendo saltare tutto in aria ed inoltre, prende il controllo del pilota sull’elicottero, facendolo planare ad alta velocità sul terreno, creando così un’ ampia esplosione. In più, Eidon, è in grado di esercitare delle interazioni ambientali, come far crollare degli edifici sugli avversari distruggendo tutto, di aprire porte che la protagonista non riesce ad aprire e così via. Insomma, la sua utilità è fondamentale ai fini del gioco, e quindi è capace di fungere da distrazione per i nemici o come mezzo per impossessarsene ed ucciderli mano mano. Da quanto abbiamo potuto notare però, i nemici non possono essere uccisi tutti nello stesso istante, con un unico uomo posseduto; ad un certo punto, quando abbiamo ucciso tutti gli uomini vicino al nostro alter ego, possiamo uscire dal corpo, e fluttuando nell’aria troviamo un’altra vittima per eseguire le nostre malefatte. Se qualcuno ci spara e l’uomo che controlliamo muore, lo spirito uscirà dal corpo per trovarne un altro in cui albergare. Passando alle meccaniche vere e proprie del gioco, in fatto di sistema di controllo, i cambiamenti rispetto ad Heavy Rain non sembrano, almeno da questa prima demo, enormi, anzi riprende moltissimo da quest’ultimo e da Fahrenheit. Il gioco è pieno di un uso geniale dei Quick Time Events, che occupano la maggior parte delle fasi di gioco, in cui dovremo premere un tasto o più tasti del pad insieme per eseguire varie azioni, in contesto a ciò che accade su schermo. Ma queste fasi sono spesso mischiate ad altre, in cui noi avremo il pieno controllo del personaggio, com per esempio una parte ambientata in una foresta vista nella demo, dove dobbiamo correre per sfuggire alla polizia, utilizzando i semplici controlli di movimento. La stessa cosa vale per il controllo di Eidon. Quando dobbiamo scegliere la povera anima di cui impadronirci, potremo fluttuare liberamente (ma con un certo limite di distanza, essendo legati a Jodie) nell’aria, per osservare tutta la situazione, e scegliere bene quale corpo prendere, di solito quello che in quel preciso momento è fuori dalla vista di tutti, poi, quando agiremo contro i nemici, tutto diventerà schematico, sottoforma di Quick Time Events, tramite i quali potremo ucciderli o far suicidare la nostra vittima. La stessa cosa vale per le interazioni ambientali, sulle quali troveremo un tasto da premere, per combinare disastri. Il cuore del gameplay, quindi, è questa collaborazione umana-spirito. L’unico difetto che abbiamo notato fino ad ora, è il fatto che, controllando uno spirito, siamo invincibili e con tanti vantaggi rispetto agli umani. Per quanto può essere buona ed originale l’idea di Cage, potrebbe rendere le cose tutte molto semplici, avendo un livello di sfida puntato verso il basso, però speriamo che nel gioco completo ci siano delle difficoltà o dei limiti nell’utilizzo di Eidon. In questo nuovo progetto, secondo Cage, ci saranno molte più fasi di azione rispetto al predecessore, e quindi una porzione maggiore da “videogioco”. La cura e l’importanza della narrativa e della trama, però, non verranno di certo tralasciate, anzi, saranno i punti di forza dell’intera produzione che, da quanto afferma lo sviluppatore: “Ricorderemo per molto tempo…sarà un avventura magnifica, spettacolare, matura, unica, ma anche epica..:”. E noi ci crediamo, conoscendo il personaggio. La storia si attesterà, sempre per parola di Cage, intorno alle dodici ore di durata complessiva, piena di scene emozionanti che ci lasceranno senza fiato; insomma se sarà così si otterrà una delle avventure grafiche più lunghe di sempre. Si prevedono, come sempre, dei finali alternativi, i quali tengono conto dei percorsi seguiti, delle nostre scelte durante l’avventura e di ciò che accadrà nelle varie scene d’azione. Quindi ci sarà anche una buona libertà d’azione e varietà.

Un sottile confine separa realtà e fantasia

Se c’è una cosa della quale siamo del tutto convinti riguardo Beyond: Two Souls, è l’aspetto visivo. Stiamo forse per assistere ad un qualcosa di cosi simile alla realtà? Se i modelli poligonali ed espressioni facciali, viste in Final Fantasy XIII, Heavy Rain o L.A. Noire, ci erano sembrate insuperabili, oggi quel traguardo potrebbe essere superato. Siamo, potenzialmente, di fronte ad un gioiello grafico sbalorditivo, dove la cura per i dettagli è estrema. Beyond, utilizza l’evoluzione del motore grafico visto in Heavy Rain, che potrebbe raggiungere un realismo assurdo, che avevamo già avuto l’opportunità di ammirare in azione nella Tech demo di Kara, ad Aprile. David Cage ha aperto uno studio di registrazione, apposta per sviluppare la cattura o motion capture dei vari attori, i quali ora, per volontà di Cage, recitano tutti nello stesso momento, per migliorare le loro performance di recitazione, ed immergerli nella scena emotivamente, come accade in un vero e proprio film. Il risultato ottenuto dalla mimica facciale, espressioni ed animazioni è un qualcosa che raggiunge, ormai, il realismo vero e proprio. I vari umori, emozioni, tristezza e quant’altro si notano perfettamente sul volto degli attori, ed Ellen Page in primis, che riesce a dare al suo personaggio un’ anima. Il dettaglio delle texture è strabiliante, effetti di luce, gestione delle ombre, pioggia incessante sono incredibili, e riescono a regalare al gioco, un atmosfera particolare da Survival Horror a tutti gli effetti, anche se qui stiamo parlando di un Thriller psicologico incentrato sul paranormale. Inoltre, è bellissimo poter vedere l’effetto che ha la pioggia sui capelli della protagonista, ultra realistico. Dal punto di vista delle animazioni, per quanto riguarda i movimenti del corpo, qui siamo davanti ad una totale innovazione. Nel gioco vedremo Jodie correre, ad esempio in una foresta, vantando delle animazioni sempre diverse a seconda del contesto in cui si trova. Il motore fisico infatti tiene conto del terreno che sta calpestando e del fatto se si trova in pianura, salita o discesa; a seconda dei casi Jodie avrà sempre animazioni diverse tra loro, il corpo non sarà sempre dritto e statico ma completamente dinamico, chinandosi un po’ se sta andando in salita, tenendosi dritta andando in discesa. Le ambientazioni sembrano davvero molto varie: nella demo siamo passati da un treno in corsa, alla fuga in una foresta, per arrivare poi in strade immerse tra la natura ad una cittadina. Tutto questo in appena venticinque minuti di gioco. Dal punto di vista dell’audio, ci troviamo di fronte ad un doppiaggio decisamente ben interpretato, impreziosito da musiche d’atmosfera davvero di pregiata qualità, e da effetti sonori ambientali, della pioggia, delle armi e delle esplosioni apparentemente curati nei minimi dettagli.

Un’emozione che non vediamo l’ora di poter provare

Beyond: Two Souls è un film interattivo, che a prima occhiata, ci ha totalmente sbalordito, per la straordinaria qualità tecnica e della regia e, soprattutto, per le prime sensazioni che ci hanno trasmesso queste prime ambientazioni e i personaggi, realizzati con una cura maniacale per i dettagli, e aventi un doppiaggio strepitoso. Ambienti oscuri, pioggia che scende a capofitto dal cielo, paranormale, vita e morte, profondità caratteriale particolare e profonda, grande cura per la narrazione… Questo è ciò che abbiamo appreso dalla prima comparsa dell’ultima opera di David Cage, un artista, un genio dalla rara creatività, e tutto ciò, ci fa pensare ad una storia veramente molto articolata e dall’enorme profondità e significato. Qualche perplessità resta sul gameplay che purtroppo da questa prima demo è impossibile definire. Di certo è molto originale l’utilizzo dello spirito, che ci aspettiamo non sia molto banale, ma che abbia la sua profondità e almeno un pizzico di difficoltà, per rendere il tutto ancora più divertente. Per il resto ci è sembrato totalmente simile ad Heavy Rain, per via dei Quicktime Events. Aspettiamo, invece, di vedere di cosa è capace la vera protagonista, Jodie, della quale abbiamo visto molto poco, a parte la fuga e un combattimento contro dei cani, tramite Quicktime Events. Presto avremo nuove informazioni e vi terremo aggiornati.